L’ensemble cameristico composto da Rachele Bonaffini, Daniel Jankovics e Federico Galligioni può definire il Trio “delle stelle” e non solo per l’etimologia a cui si vuole ispirare il loro nome d’arte, ma per rappresentare la continua ricerca della bellezza, come un faro che guida il talento dei suoi interpreti, in una continua ricerca della vera essenza della musica.
Un pianoforte, un violino, un violoncello e una missione: quella di inseguire una stella.
Gli astri celesti sono stati da sempre un punto di riferimento, una guida sempre presente nell’esistenza umana. La loro esistenza, la loro luce ha attraversato i millenni, ha portato l’uomo a guardare al di fuori di sé per cercare una continua conferma del suo posto nel mondo, un irraggiungibile miracolo del cosmo, ma così caro e sicuro. Come la luce, così il suono può diventarlo nel suo essere anch’esso fenomeno intangibile il quale, con le sue onde sinusoidali, ha fatto da sempre vibrare gli elementi terrestri, in uno “spettro” di infinite sfumature timbriche. Una presenza costante e senza tempo, come la luce.
Ecco che il suono diventa impulso elettromagnetico che smuove la sfera emotiva e la materia sonora diventa emozione che plasma universi sempre nuovi e nasce la musica.
E’ stata proprio l’empatia musicale ad attrarre intorno ad un unico progetto Rachele Bonaffini, Daniel Jankovics e Federico Galligioni: quello di inseguire il desiderio di entrare nell’essenza più pura, nel dare una nuova vita alle “stelle” lontane che giacciono quiete sullo spartito, per farle nuovamente brillare e vibrare insieme grazie alla nuova energia della gioventù.
Nato a Venezia nel 2021, sotto la guida del M˚ Giovanni Battista Rigon, il Trio si impegna in una continua ricerca, approfondimento e perfezionamento del repertorio cameristico, in particolare quello dedicato al trio per pianoforte, violino e violoncello, dalla tradizione classica fino incrociare le sonorità degli autori più noti e contemporanei. A tale fine, il Trio tiene regolarmente concerti sia in Italia che in Ungheria. Nel 2022 il Trio è stato invitato a partecipare a due concerti organizzati da Venice on top per il conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. Del tour ungherese, avvenuto nel 2022, possiamo ricordare i concerti tenuti presso: Művelődési Ház, Verőce; Bartòk Bèla Zeneiskola nagyterme, Vác; Nádor terem, Budapest; Szentendrei Kulturàlis Központ, színházterem; Albertirsa, Művészetek Háza.
Uno degli ultimi progetti del Trio Sideris ha interpretato due composizioni fondamentali della musica dei grandi maestri Beethoven e Schumann: il piano trio op.1 n.3 e l’opera 110 n.3.
Beethoven scrisse i Trii op.1 in giovane età, tra il 1794 e il 1795 proprio per mostrare al panorama più ambito, quello viennese, il suo grande talento, attraverso un’articolazione in quattro movimenti. Queste composizioni presentano un’ampiezza, un vigore plastico e una ricchezza di idee sconosciute ai Trii degli altri colleghi; nuovo è anche il trattamento paritario dei tre strumenti, pur mantenendo la brillantezza della scrittura pianistica. Il Trio Sideris ha portato sul palco tutta l’energia del Maestro tedesco insieme alla brillantezza della qualità interpretativa e tecnica dei suoi esecutori.
La passione e il pathos musicale è proseguito con la forza e l’intensità drammaturgica del grande Schumann, sulle note di una delle ultime composizioni del musicista più mature e cariche di sapiente maestria. Una tonalità particolare per questa op.110, in sol minore, espressione di fatalismo, tormento interiore e risentimento, appartenente agli anni drammatici di Düsseldorf, nel 1851, in cui il compositore combatteva con i segni della sua sempre più grave instabilità mentale. Nel complesso, un dialogo di gioia e allo stesso tempo di inquietudine, caratteristica dell’animo schumniano.
Un breve frammento del concerto tenutosi l’11 dicembre 2022 a Treviso, potrà far comprendere l’intensità, l’emozione e il virtuosismo del Trio Sideris.
Foto e video: Margherita Majer