Il progetto che esplora una Venezia nascosta al turista ma ricca di storia e tradizione.
Fabio Marcato e Roberto Zanetti sono stati i due fotografi ospiti del Museo Toni Benetton di Mogliano Veneto (TV), situato all’interno della splendida cornice di Villa Marignana. Ma non è la prima volta.
Apprezzati già in passato per la loro esposizione “Il mondo dentro – ritagli di storie al femminile”, un percorso attraverso lo sguardo delle donne africane e delle loro storie, in questo nuovo progetto i due fotografi esplorano la propria terra, mostrando il lato più nascosto di Venezia: celato ai più ma non meno fondamentale per la sua storia.
Botteghe, laboratori, pescatori e artigiani di altissimo livello e di esperienza decennale (nonché generazionale) hanno aperto le loro porte e svelato i loro segreti.
Come la Tessitura Bevilacqua, maestri della lavorazione a telaio dal diciannovesimo secolo, che utilizzano ancora gli strumenti del 1700 appartenuti alla storica Scuola della Misericordia poi chiusa dal dominio Napoleonico. 1600 bobine, 15000 fili di seta utilizzati, quantità incredibili per i meno esperti, utili per eseguire i loro prodotti tra cui spicca il velluto Soprarizzo, famoso in tutto il mondo.
In una città come Venezia dove il teatro rappresenta uno dei massimi simboli, Stefano Nicolao gestisce il suo Atelier e lavora i costumi di scena. Docente dell’accademia della belle arti ha collaborato con teatri prestigiosi nella sua carriera, come il Verdi di Trieste, il San Carlo di Napoli, la Fenice ed eseguito creazioni per film di carattere storico come “Elizabeth”, “Casanova” e altri.
Un altro aspetto fondamentale della tradizione veneziana riguarda il mercato del pesce di Rialto. Oltre ad essere nota per il suo iconico ponte, il sestiere di Rialto ospita da secoli decine di banchi di pesce freschissimo e prelibato, tanto che fino dai tempi della Serenissima esisteva una politica ambientale a tutela del patrimonio ittico della città.
Paolo Brandolisio Remer è l’erede del maestro Carli, con il suo laboratorio vicino a Piazza San Marco. Produce artigianato in legno tra cui remi e forcole adibiti per la voga, una delle tradizioni veneziane più radicate e diffuse.
Ma la ricerca dei due fotografi non finisce quì. Attraversa tutta la città di Venezia e la sua laguna, da Burano con il suo prezioso merletto, a Murano per la lavorazione del vetro fino a Torcello, l’isola dei “moecanti”. Un percorso visivo, sociale e storico davvero incantevole e colmo di scoperte.